Quella strana confusione tra il non sapere se piangere, ridere o spararsi.
me.
Si vedevano a momenti. Cercavano il calore, la passione, non cercavano amore né un rapporto stabile, almeno uno di loro. Lui era libero come il vento, come gli uccelli. A volte cercava un altro calore, un altro letto e altre lenzuola, un profumo diverso dal suo. Lei era diversa, le importava di sapere quanto sarebbe durata. Passavano notti di passione, complicità, ma la mattina tornava l’incubo. Lei si arrabbiava, ma con se stessa. Passavano mesi e le cose tra loro non cambiavano mai, lui era di molte, lei solo di uno. Lei adorava passare notti al suo fianco, lo guardava mentre dormiva, non si spiegava come potesse volerlo così tanto. Sapeva peró, che anche lui la voleva, ma quello era un’amore troppo folle e lei non lo sopportava. Pensava sarebbe stato meglio finire tutta quell’avventura. Lui le disse arrivederci e le diede un bacio sulle labbra, come sempre, convinto che l’avrebbe vista di nuovo il giorno seguente. Lei sapeva sarebbe stato un addio, quindi lo guardó fisso negli occhi e con le lacrime disse “ti amo”. Lui chiuse la porta. Passarono i giorni, lui la cercó, lei non rispose. Dopo mesi, per caso, si videro. Lei tremava, lui per la prima volta aveva un nodo in gola. Sapeva di averla persa per sempre. Lei ha trovato un altro uomo, un uomo che si prende cura del suo amore. Lei peró sa che non amerà mai nessuno come ha amato lui, ma si accontenta, perchè questo le ci vuole, una storia tranquilla, un amore sano. Lui dopo mesi continua il suo gioco ma in maniera diversa. In tutte le donne cerca lei, la sua essenza, ma non la trova e si sente vuoto. Avrebbe dovuto apprezzare di più l’amore che lei gli avrebbe sempre dato. Si maledisse. Prese il cellulare e con le lacrime agli occhi le scrisse “mi manchi, voglio te al mio fianco” Lei non rispose.
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Mi piacerebbe morire il giorno del mio compleanno, morire lo stesso giorno in cui sono nata; per non vivere giorni in più né lamentarmi di aver vissuto giorni di meno. Non mi piacerebbe morire a Natale, o un giorno prima del compleanno di mio fratello o di altri parenti , perché ci risentirebbero tutti gli anni e non avrebbero più voglia di festeggiare, non voglio morire sentendomi "in colpa". Il giorno del mio compleanno andrebbe bene, festeggerebbero tutti, festeggerebbero il compleanno di qualcuno che é vissuto una volta e l'anniversario della stessa persona che non c'é più. Si, andrebbe bene. Mi piacerebbe addormentarmi il giorno prima del mio compleanno e al risveglio alzarmi e vedermi ancora lí dormendo.. Sarebbe un bel regalo, odio il mio compleanno ma amerei l'ultimo. E poi, dovrebbero festeggiare, no? Sarebbe il mio compleanno.. il mio ultimo compleanno.
Sentirai il cuore spezzarsi come se dovessi morire, ma non morirai.
Cosa succede quando l'Amore e la Morte si abbracciano? Muore l'Amore? o s'innamora la Morte?... Forse la Morte morirebbe innamorata e l'Amore amerebbe fino alla Morte.
me
L'amore é una malattia. Peggio della peste. L'amore é una malattia da annientare e distruggere.
E quando l'ho conosciuta, la mia vita é cambiata. Quello che vedevo, quello che sentivo , tutto ha iniziato a prendere colore, la mia vita ha iniziato a brillare.
La tua mano combaciava alla perfezione con la mia, come se fossero state fatte l'una per l'altra
Perché dobbiamo litigare per sciocchezze quando possiamo ridere per stupidate.
me
Dopotutto non c'é nessuno in questo mondo che sia veramente in pace con se stesso. In questo mondo, c'é gente che non può vivere affrontando la triste realtà delle cose.
Non pensare al passato. C'é qualcuno che sogna un futuro con te.